Realizzati in gres, ricorrendo ad argille di diverse colorazioni per ottenere cromatismi naturali ed infine ripresi a smalto, i cavalieri di Fabiano Sportelli si riallacciano alla diffusa
tematica del fischietto tradizionale ed alle funzioni apotropaiche proprie delle ceramiche tradizionali a fiato. Si fischi per allontare ciò che non piace, sia esso la follia od il potere
quando allora dalla "satira", in un abile anagramma, sgorghi una "risata".
Ed allora al via con l'emblema della follia errante, fino ai simboli del potere costituito, carabinieri, soldati, preti fino ai Franz Josef Kaiser di ispirazione viennese. Tutti con qualche pizzico di ironia sia esso un uccello sul capo o un' imperiale aquila bicipite retta come un pollo fra le mani.